Supporto nutrizionale in oncologia

L’IMPORTANZA DEL SUPPORTO NUTRIZIONALE IN ONCOLOGIA

di

dottoressa Chiara Panfili – Dietista

La malattia neoplastica è la seconda causa di morte al mondo dopo le malattie cardiovascolari, ma oggi, grazie ai progressi terapeutici degli ultimi decenni e le possibilità di diagnosi precoce, milioni di pazienti possono beneficiare di una maggior aspettativa di vita.

La presenza di una neoplasia e la tossicità indotta dai trattamenti antineoplastici (chemioterapia, radioterapia, Terapie a bersaglio molecolare) possono portare nel tempo a conseguenze negative sullo stato nutrizionale. E’ fondamentale pertanto prevenire la perdita di peso poiché un adeguato stato nutrizionale:

  • migliora la sensibilità delle cellule neoplastiche al trattamento anti-tumorale;

  • rinforza le difese dell’organismo;

  • diminuisce la frequenza e la durata dei ricoveri ospedalieri

  • migliora la qualità di vita

Considerare ogni paziente oncologico a rischio nutrizionale è la strategia migliore, rilevata l’alta prevalenza di calo ponderale tra essi. La perdita di peso nei malati oncologici è dovuta ad un insieme di fattori tra cui l’impatto psicologico della diagnosi, la localizzazione della massa tumorale, gli effetti del tumore sul metabolismo (si accelera il consumo energetico) ed anche le terapie che riducono appetito, infiammano la bocca ed alterano i sapori.

Ciò può portare a un temibile mix di problemi, una vera e propria sindrome, chiamata cachessia neoplastica caratterizzata dalla presenza di anoressia, cioè mancanza di appetito, perdita di massa grassa e di massa magra e di alterazioni del metabolismo.

La cachessia è una condizione tipica della malattia in fase avanzata (colpisce oltre la metà dei malati di tumore al polmone e fino all’80 per cento dei malati di tumori gastrici e del pancreas ), ed è difficilmente reversibile. Per questo è fondamentale prevenire, intervenendo precocemente, a livello metabolico, nutrizionale e farmacologico.

COSA SI PUÒ FARE?

Sarebbe opportuno seguire il paziente fin dall’inizio dell’iter diagnostico-terapeutico attivando un percorso parallelo di supporto nutrizionale adeguato alle varie fasi della malattia ed in relazione alla tipologia di paziente.

Ogni malato che viene arruolato in un Dipartimento Oncologico, per essere sottoposto ad un trattamento CT/RT, va inserito in un programma di monitoraggio intensivo dello stato nutrizionale attraverso una stretta collaborazione tra Oncologo e Nutrizionista/Dietista; l’obiettivo comune deve essere quello di consentire al paziente il rispetto del protocollo oncologico pianificato, nelle condizioni migliori possibili come performance e qualità di vita.

La Nutrizione è un valore essenziale nella prevenzione e un valore

aggiunto nella terapia oncologica”