Associazione culturale Palatium
L’Associazione Palatium è composta da un direttivo di 15 persone. Ma la vera associazione è l’intero paese. Palazzo è un paese a se stante.
Negli anni passati hanno animato il paese diverse manifestazioni, vedi la Festa figli di Cambio, la sagra dell’agnello, la sagra del risotto, la festa de l’Unità. Tutte manifestazioni con un inizio e una breve fine. Come si dice al Palazzo “Ne ‘ncuminceno mille, ne finissero mezza”. Nel nostro paesello le manifestazioni non hanno mai avuto un lieto fine, spesso perchè il Palazzano è “invidioso e allo stesso tempo accusatore” (voci di paese).
C’è chi si “pavoneggia” della riuscita e chi invece accusa l’altro di frodo, con le conseguenze che poi tutti sappiamo. Ma a parte questo neo che in tutti i piccoli paesini di provincia posso esserci, il Palazzano è un lavoratore unico, voleneteroso e infaticabile che si fa in quattro per porgere il proprio aiuto.
Ogni paesano è pronto a dare una mano, dal lavoro manuale a quello emotivo. C’è anche chi pensa a “rifocillare gli affamati” che lavorano per la realizzazione delle varie manifestazioni portando un fumante piatto de bocconotti o a coce du puntarelle dal foco, ovviamente accompagnati da un bel bicchiere di vino.
Lo spirito di iniziativa di ogni Palazzano è indescrivibile, per questo il vero organico di questa paese è ogni singolo paesano.
DALLA PALATIUM AL PALAZZO IN FESTIVAL
Dal “genio” di alcuni palazzani tra i quali spicca quello dell’attuale Presidente dell’Associazione, Renato Sensi, prende vita alla metà degli anni 80, un evento canoro che riesce a portare sul palco tanti Palazzani. Il pubblico è il co-protagonista del Festival dei Figli di Cambio (questo il nome originario della manifestazione, inserita nel circuito degli eventi della Festa Figli di Cambio), perché grazie alla formula del voto popolare per la determinazione del vincitore, la gente si è sempre dimostrata particolarmente “vicina” all’evento.
Quello che è identificato come “lo spirito del Festival” presuppone una partecipazione volta esclusivamente al puro divertimento, senza competizione. La manifestazione, dapprima riservata ai cantanti autoctoni, successivamente viene aperta anche a cantanti “extra-palazzani” per alcune edizioni.
Dopo una prima interruzione, il Festival riparte nel 1997 con l’edizione intitolata “Il ritorno del Festival” seguita poi da quella del 1998, nelle quali si assiste ad un ritorno alle origini della “formula” della manifestazione, che vede solo la partecipazione di cantanti palazzani.
Vengono comunque introdotte alcune novità che costituiranno il “marchio” della manifestazione: i contributi filmati pre-registrati. Dopo un’altra interruzione le attività riprendono nel 2005 e nel 2006 sino ad oggi. Il costante progresso della tecnologia e l’esperienza acquisita da alcuni giovani permettono il continuo perfezionamento della qualità dell’evento, come dimostra la sempre crescente partecipazione di pubblico anche da fuori paese.
Le informazioni sono state estrapolate dal sito internet ufficiale dell’Associaizone Palatium
L’evento Palazzo in Festival è stato insignito del marchio Sagra Solidale. Dal 2017 rientra infatti nel circuito delle Sagre Solidali promosso dall’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro.
Gli organizzatori della festa hanno scelto la formula Un piatto per amico stabilendo che su ogni piatto di amatriciana acquistato, 1 euro andrà in beneficenza all’Aucc.
Gli organizzatori non si sono fermati qui ma hanno deciso di posizionare negli spazi adibiti alla festa delle cassette per la raccolta fondi. Palazzo in Festival ha aderito anche al progetto Stappa la Solidarietà. Tappa l’inquinamento!
Un grande esempio di solidarietà e di impegno verso un settore molto delicato come quello oncologico. I fondi serviranno a portare avanti in particolare il servizio di assistenza oncologica domiciliare garantito da medici, infermieri, psiconcologi e infermieri dell’AUCC alle persone colpite da patologia oncologica e ai loro familiari.
Le donazioni saranno destinate al progetto 1 medico X 1 anno = assistenza domiciliare.