Quando la lettura diventa solidale

“Tutto in un fine-settimana, flashback di una generazione è il racconto di una generazione abituata a divertirsi con poco – afferma l’autore Gianluca Raschi -. Questo libro è stato scritto utilizzando personaggi e accadimenti verosimili della mia vita, per raccontare una generazione, di chi come me è nato alla fine degli anni settanta ed ha visto l’evolversi della società e il cambiare della propria vita e di quella delle persone che lo circondano.

Si vogliono mettere in luce emozioni e sentimenti, che man mano nella propria vita nascono dentro ognuno di noi, quando ti trovi di fronte ad eventi che pensavi mai potessero capitarti. Eventi che ti formano e ti tirano fuori una forza che non credevi di avere e ti fanno capire quali siano le cose vere della vita per cui combattere e i veri valori da perseguire.

Ma vengono anche riportati molti aneddoti divertenti e situazioni che raccontano una vita passata tra passioni, sentimenti, divertimento, viaggi, amori e amicizia. Vita vissuta da ragazzi cresciuti con poco – conclude l’autore – ma sempre nel segno del rispetto e del supporto reciproco”.

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Gianluca Raschi ha deciso di devolvere in beneficenza gli introiti che otterrà dalla vendita del suo libro per finanziare i servizi di assistenza domiciliare garantiti dall’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro odv in forma gratuita ai pazienti oncologici dell’Umbria.
Per aderire è possibile chiamare la segreteria dell’AUCC al numero 075/5272647 oppure prenotate il libro direttamente dal sito della casa editrice www.futuralibri.com
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“Gianluca in questo libro si apre, senza paura di mostrare le sue debolezze e, facendo ciò, ci regala delle riflessioni che, non solo possono aiutarci a comprendere determinate situazioni e stati d’animo, ma ci spronano ad andare oltre, per se stessi, certo, ma soprattutto per tutte quelle persone che la vita ci ha messo nella nostra strada. E ci rendono più forti, più guerrieri di tutti i guerrieri che abbiamo voluto, in qualche modo, sempre prendere come esempio”.

Dalla prefazione di Fabio Polese.

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