“La nostra è una storia di professionalità, di disponibilità, di servizi al malato e alle famiglie, di generosità, di solidarietà, di altruismo nel senso più puro della parola, ma ancor prima di grande sensibilità. Perché prendersi cura di un malato di cancro significa accompagnarlo in un lungo e difficile percorso, con lo sguardo di chi saprà sostenerlo, senza alcuna pietà, ma con amore e capacità. E i nostri volontari, che sono il cuore dell’associazione, sono quel battito di ali che fa volare ogni farfalla, sono professionalmente validi, preparati e armati di quell’umanità che la malattia tenta di portarti via, ma che il volontario fa in modo che resti ben ancorata al paziente.
A tutti i nostri volontari, anima di AUCC, un grazie sentito, grazie per essere la nostra colonna portante, grazie per il lavoro gratuito e professionale che ogni giorno vi porta a entrare nei cuori dei malati e nelle loro case in punta di piedi, ma con determinazione e con un bagaglio professionale unico. A tutti voi, il mio ringraziamento!”.
La vincitrice è Barbara Penzo dell’Università di Padova
Tra cinquanta tesi di Laurea giunte sul tavolo della commissione del Premio Laccetti, quella della dottoressa Barbara Penzo è stata giudicata la migliore. Laureata in Medicina e Chirurgia, presso l’Università degli Studi di Padova con la votazione di 110/110 e lode, Barbara Penzo ha dichiarato di essere orgogliosa e fiera di aver ricevuto tale riconoscimento.
La commissione esaminatrice, costituita dal prof. Fausto Roila, prof. Giuseppe Servillo, dr.ssa Maria Agnese Della Fazia, dopo un attento esame dei curricula dei candidati e delle rispettive tesi di laurea presentate, tutte di notevole impatto scientifico, ha deliberato all’unanimità l’eccellente percorso condotto nella preparazione e stesura della Tesi di Laurea in quanto lo studio è stato ben progettato ed i risultati ottenuti sono di alto impatto scientifico.
Questa la motivazione della commissione esaminatrice. “Una tesi innovativa con cui si propone di ridefinire la classificazione dell’epatocarcinoma monofocale al fine di identificare la strategia terapeutica ottimale anche sulla base del criterio dimensionale del tumore non sempre considerato nei sistemi di classificazione attualmente in uso. Per raggiungere tale obiettivo la dottoressa si è avvalsa di un’ampia casistica di epatocarcinomi monofocali tratta da un database italiano includente oltre 1600 pazienti.Il riconoscimento va per l’ulteriore dimostrazione dell’importanza di una medicina di precisione che definisce il profilo genetico di un tumore come elemento essenziale nella lotta al cancro di ogni singolo paziente oncologico“.
Da sinistra il Professor Giuseppe Servillo, la vincitrice del premio Laccetti Barbara Penzo, il professor Fausto Roila, il presidente Aucc Giuseppe Caforio
La cerimonia di consegna del Premio Gianmichele Laccetti si è svolta sabato 24 novembre 2018 alle ore 16.30 nella sala Trasimeno della sede centrale Unicredit di Perugia. Presenti Fausto Roila, primario della Struttura Complessa di Oncologia dell’ospedale Santa Maria della Misericordia; Giuseppe Caforio, presidente Aucc onlus; Giuseppe Servillo, professore dell’Università di Perugia; Fabrizio Stracci, direttore del Registro Tumori Umbria; Luigi Giganti, Area Manager Unicredit; Leonardo Varasano, presidente Consiglio Comunale di Perugia.
Il professor Fabrizio Stracci, ha presentato una relazione dal titolo “Il controllo del cancro dove siamo e quali sono le prospettive”. “I tumori maligni sono in aumento – ha dichiarato Stracci – È necessario mettere insieme tutti i portatori di interesse del settore oncologico per sviluppare un piano di controllo dell’oncologia in Umbria”.
Il professor Fabrizio Stracci
Il Premio di Laurea Gianmichele Laccetti è stato istituito 23 anni fa dall’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro onlus. Si tratta di un prestigioso riconoscimento al merito e all’impegno di giovani studiosi.Il premio è dedicato a Gian Michele Laccetti originario di Termoli e studente in Geologia all’Università di Perugia, prematuramente scomparso a causa di un tumore nel 1994 all’età di 32 anni.
Il premio è riservato agli studenti delle Facoltà di Medicina e Chirurgia, Scienze Biologiche, Biotecnologie, Farmacia, Chimica e Tecnologie Farmaceutiche (laurea specialistica di secondo livello) di tutte le Università Italiane che si laureano con una tesi in campo Oncologico, sia sperimentale in campo oncologico. L’evento è patrocinato dalla Regione Umbria, dalla Provincia e dal Comune di Perugia e dall’Università degli studi di Perugia.