VOLONTARI SI DIVENTA: in partenza il nuovo corso per volontari

presentazione corso

Parte una nuova edizione del corso di formazione per volontari dell’Associazione umbra per la Lotta Contro il Cancro: ieri pomeriggio, nella sede dell’Aucc, lungo Via Pievaiola, a Perugia, il presidente dell’associazione, avvocato Giuseppe Caforio ha dato il benvenuto agli oltre 30 volontari presenti.

Molti di più gli iscritti, che potranno confluire nel corso di settembre prossimo.

Questo corso – ha sostenuto – rappresenta una rinascita, un ritorno alla normalità, dopo due anni di pandemia che hanno bloccato questa parte di attività, ma non quella di assistenza, soprattutto domiciliare. Quando nacque Aucc, una delle finalità era creare una forte presenza sul territorio e ci siamo riusciti.

La domanda di assistenza anche domiciliare è sempre molto alta e i volontari, che rappresentano una risorsa, devono essere sempre più professionalizzati. C’è tanto bisogno di essere presenti umanamente, a fianco di chi soffre, di chi lotta contro il cancro”.

In questi due anni, Aucc non ha voluto interrompere i propri servizi di assistenza al malato di cancro e alla sua famiglia: “Abbiamo fatto questa scelta – ha concluso il presidente Caforio – soprattutto nell’ assistenza domiciliare dove c’è ancora più bisogno di quel calore umano che i volontari sanno trasmettere. Un contatto che rafforza anche un altro grande obiettivo della nostra associazione: restituire dignità al malato“.

La presenza del volontario a fianco del malato – ha detto Mila Breccolente, volontaria Aucc – è imprescindibile. Io ho vissuto la malattia e so quanto sia utile, quanto la loro vicinanza sia importante per il malato e per la famiglia”.

Nella prima lezione, Grazia Catanuto dell’Aucc ha introdotto il corso, mentre già nella seconda lezione si entrerà nell’operatività dell’associazione, spiegando la funzionalità della struttura, la sua mission e le diverse tipologie di volontario, “proprio perché – ha detto – non tutti se la sentono di assistere il malato”: i volontari verdi che donano il loro tempo e le loro competenze alla raccolta fondi, alla comunicazione, organizzazione di eventi e al settore amministrativo; i volontari blu che forniscono assistenza amicale e supporto ai malati oncologici e ai loro familiari, in ospedale o a domicilio, con l’ausilio degli psicologici dell’associazione. Ci sono poi i cittadini attivi che collaborano in autonomia e il servizio civile per i giovani fra i 18 e i 28 anni di età.

Aucc nasce nel 1985 e la prima attività di formazione per volontari viene attivata nel 1999.

I servizi gratuiti erogati da Aucc vanno dall’Assistenza oncologica domiciliare, formata da una equipe di medici, infermieri, psichiatri, psicologi e fisioterapisti; all’assistenza ospedaliera, tramite i volontari Aucc seguiti da medici specializzati, presso il reparto oncologico e il day hospital; al servizio di psiconcologia; alla prevenzione con incontri per uno stile di vita sano, una alimentazione corretta, la promozione dell’attività fisica; alla ricerca scientifica; fino alle borse di studio e all’acquisto di strumentazione diagnostica, terapeutica o materiale per la ricerca.

Un goal per Loris

A Loris

“Ti ho fatto una promessa, mi sarei impegnata a mantenere vivo il tuo ricordo, lo faccio perché in fondo a ogni mia giornata e ad ogni mio gesto, dietro ogni mio sorriso ci sei tu che mi hai fatto capire come la differenza del vivere la faccia l’intensità con cui vivi certi momenti e non importa se tutto questo avviene in un lampo o in un tempo indefinito.

L’ 8° MEMORIAL LORIS RICCI non è annullato ma solo rimandato, NESTOR, PERUGIA e TERNANA, avevano già detto di sì senza indugio prima che un “nemico invisibile” entrasse a gamba tesa nelle nostre vite impedendoci il suo svolgimento.

Con l’aiuto dei nostri amici sarei stata lì ad organizzare un pomeriggio di calcio dedicato a te fratello mio, un pomeriggio dove tutti i ragazzi presenti avrebbero potuto ABBRACCIARSI dopo un goal e alzare un trofeo UNITI sotto lo stesso cielo, da cui ci lanci certamente il tuo sguardo benevolo.

Quindi in attesa di poter organizzare la prossima edizione di “UN GOAL PER LORIS”, io, Lucio, mamma e papà abbiamo deciso di continuare a contribuire comunque, LA SFIDA DELLA RICERCA NON SI FERMA E NOI CI SIAMO PER DARE UN CALCIO ALLA PAURA ALIMENTANDO LA SPERANZA!!”

Monia

UN GOAL PER LORIS

Queste sono le parole di Monia Ricci, una donna speciale che insieme alla sua famiglia mantiene vivo il ricordo del fratello Loris attraverso lo sport e la solidarietà.

Loris Ricci aveva giocato con le giovanili di Perugia e Ternana e prima di andarsene il 6 maggio del 2013, aveva allenato fino all’ultimo la Juniores della Nestor con ottimi risultati. Amato dai suoi allievi e amatissimo da amici e familiari, Loris ci ha lasciato a causa di un cancro.

Ogni anno dal 2013 Monia organizza un torneo di calcio con il supporto del Perugia Calcio, Ternana Calcio e Nestor Calcio per ricordare il fratello. Anche quest’anno si sarebbe dovuto giocare nello stadio di Marsciano ma la pandemia da Coronavirus ha imposto il rinvio dell’evento a data da destinarsi.

Il desiderio di ricordare Loris però non si rinvia e anzi è più forte che mai, per questo insieme a Monia l’Aucc ha pensato di utilizzare anche i social per mantenerne vivo il ricordo.

Abbiamo creato l’hashtag #ungoalperloris così da unire, in uno spazio virtuale, tutte le persone che desiderano rivolgere un pensiero all’amico Loris, alla sua famiglia o a chi sta combattendo la battaglia contro il cancro.

Vogliamo ricordare a tutti nostri lettori che il Covid19 non ha fermato la generosità della famiglia Ricci. Nonostante l’impossibilità di promovere la raccolta fondi durante l’evento sportivo la famiglia Ricci ha deciso di donare una cifra importante all’Aucc in favore della Ricerca Scientifica e dei servizi di assistenza oncologica domiciliare.

Il memorial si è sempre svolto all’insegna del motto “Uniti nello sport per vincere nella vita” che oggi diventa pregno di nuovi significati.

L’AUCC RINGRAZIA DI CUORE MONIA, LA SUA FAMIGLIA E TUTTE LE PERSONE CHE SI UNIRANNO A NOI IN QUESTO GIORNO DI MEMORIA IN ONORE DI LORIS

#ungoalperloris

AUCC CONTINUA A GARANTIRE ASSISTENZA DOMICILIARE

L’Associazine Umbra per la lotta Contro il Cancro onlus, nonostante la crisi dovuta al Covid19, non interrompe l’assistenza oncologica domiciliare nè i servizi di psiconcologia.

L’équipe medica continua a garantire i servizi domiciliari consentendo agli ospedali di concentrarsi sull’emergenza Covid 19. Un contributo importante in questo momento di grave crisi sanitaria e sociale.

L’èquipe medica opera con le dovute precauzioni recandosi a domicilio dei pazienti oncologici dell’Umbria. L’Associazione ha dovuto sostenere nuove e impreviste spese riguardanti soprattutto l’acquisto dei DPI – dispositivi di protezione individuale.

L’appello del presidente Aucc è di elargire una donazione, anche minima, per l’acquisto necessario dell’attrezzatura.

PER SOSTENERE L’AUCC:

Conto corrente postale N° 15412067

Unicredit Banca IT 93 A 02008 03027 000029458531

Monte dei Paschi di Siena IT 46 T 01030 03000 000063477486

SERVIZIO ASSISTENZA ONCOLOGICA DOMICILIARE

L’AUCC si prende cura ogni anno di circa 3000 pazienti oncologici dal luogo più prezioso: la loro casa. Lèquipe medica dell’AUCC è formata da medici palliativisti, infermieri, psicologi e fisioterapisti. I servizi sono rivolti alla persona che si è ammalata di cancro e ai suoi familiari.

Una grande squadra che opera con professionalità e amore.

 

Bando di concorso per 3 borse di studio per la RICERCA

ASSOCIAZIONE UMBRA PER LA LOTTA CONTRO IL CANCRO AVVISO

PROCEDURA COMPARATIVA PER N. 3 BORSE DI STUDIO

Il Presidente dell’AUCC

Si autorizza il conferimento di n. 3 borse di studio per lo svolgimento di attività di ricerca ai fini dello svolgimento del progetto dal titolo: Studio di nuovi geni coinvolti nei meccanismi di proliferazione cellulare (Responsabile Scientifico Dr. Giuseppe SERVILLO) finanziato dallAssociazione Umbra Contro il Cancro.

Art. 1

Oggetto procedura comparativa

È indetta la procedura comparativa preliminare, per titoli e colloquio, per la stipula di n. 3 borse di studio per attività di ricerca di supporto al progetto dal titolo: Studio di nuovi geni coinvolti nei meccanismi di proliferazione cellulare” (Responsabile Scientifico Dr. Giuseppe SERVILLO).

Le borse di studio avranno inizio il 01.01.2018 con termine il 31.12.2018.

Art. 2

Requisiti di partecipazione

Possono partecipare alla selezione di cui all’art. 1 del presente avviso coloro che, alla data di scadenza del termine di presentazione delle domande di partecipazione, di seguito indicato, siano in possesso dei seguenti requisiti:

  1. Laurea Magistrale, Specialistica in Medicina e Chirurgia, Scienze Biologiche, Farmacia, Chimica e Tecnologia del Farmaco e Biotecnologie o affini;

  2. Maturata e documentata esperienza di almeno 5 anni nel campo della Biologia ed Oncologia Molecolare;

  3. Buona Conoscenza scritta e parlata della lingua inglese;

  4. Ottime conoscenze informatiche e dei più diffusi software di office automation;

Il candidato che non dichiari nella domanda, nelle forme indicate il possesso dei requisiti e dei titoli richiesti per la partecipazione alla selezione, si intende automaticamente escluso, senza alcun onere di comunicazione da parte di questa Amministrazione.

Scarica il bando

Intervista al Professore Pier Giuseppe Pelicci

Prof. Pier Giuseppe PelicciIl Professore Pier Giuseppe Pelicci, Co-direttore scientifico IEO e Direttore Scientifico Dipartimento di Oncologia Sperimentale IEO di Milano, è nato il 5 settembre 1956 a Semonte di Gubbio da Elda Matteucci e Flavio Pelicci. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Perugia nel 1981, si è specializzato in Biologia Molecolare presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Perugia. Dal 1981 al 1982 ha migliorato la sua preparazione in Francia e poi a New York fino al 1986. Dal 1986 al 1995 è stato direttore del Laboratorio di Biologia Molecolare dell’Istituto di Clinica Medica presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Perugia. Dal 1996 è direttore del Dipartimento di Oncologia Sperimentale dell’Istituto Europeo di Oncologia a Milano.

I suoi studi vertono essenzialmente sulla genesi delle leucemie e sulla traduzione dei segnali provenienti dal DNA. Il professor Pelicci spicca nelle cronache nazionali e internazionali per la scoperta del “gene” p66shc che prolunga la vita.

I ricercatori dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, diretti dal prof. Pelicci  (in collaborazione con l’Università di Perugia e con lo Sloan Kattering Cancer Center di New York), hanno dimostrato l’esistenza del gene in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica “Nature”. Tale studio getta nuova luce sui processi degenerativi quali l’invecchiamento o il cancro e fa intravedere la possibilità di migliorare la qualità della vita senile, se non addirittura allungare l’esistenza umana.

Alla scoperta del gene P66, forse responsabile dell’invecchiamento, anche nella specie umana, si è giunti, come spesso succede in medicina, quasi per caso. Infatti l’equipe diretta dal professor Pelicci, durante una ricerca sul cancro che indagava su un gene che ha a che fare con la proliferazione cellulare, si è resa conto che questo gene, o meglio la sua assenza, fa vivere le cellule più a lungo. L’Aucc ha posto alcuni quesiti al professor Pier Giuseppe Pelicci con l’obiettivo di fare il punto sulla situazione attuale della Ricerca Scientifica.

A che punto siamo con la Ricerca in campo oncologico?

Il sequenziamento del genoma (avvenuto nel 2001) e dell’epigenoma (iniziato nel 2011) umano hanno aperto una nuova era della biomedicina che, a parere unanime, porterà a una rivoluzione epocale nella comprensione delle malattie umane e, conseguentemente, nella capacità di prevenirle e trattarle. L’elemento fondante è rappresentato dalla possibilità di decifrare le malattie sulla base di meccanismi causali genetici (analisi genomica) e ambientali (analisi epigenomica).

analisi-genomicaLa genomica fornisce quindi alla Medicina nuovi strumenti per la quantificazione del rischio genetico e ambientale di malattia. La disponibilità di strumenti di analisi quantitativa consente di trasferire la valutazione del rischio di malattia dalla popolazione all’individuo e la scelta del trattamento dalla malattia al malato (Medicina Personalizzata). Questi nuovi approcci stanno cambiando l’oncologia, sia per quanto riguarda la prevenzione che la cura dei tumori.

Il tumore, infatti, è una malattia che parte dai geni, nel senso che all’origine c’è un’alterazione, una modificazione di alcuni geni – spesso si tratta di decine di geni – che ha come risultato la produzione di proteine alterate, diverse da quelle normali presenti nelle cellule non-tumorali. Se identifichiamo i geni “danneggiati” di un tumore, e tra loro quelli che ne sono la causa, possiamo trovare una molecola (cosidetto farmaco molecolare) che li inibisca, eliminando quindi il tumore senza danneggiare i tessuti normali. I farmaci molecolari vanno quindi a colpire quei geni e proteine alterate allo scopo di distruggere la cellula cancerosa, senza interferire con le altre. I farmaci molecolari hanno cambiato la storia naturale di molti tumori.

Prendiamo come esempio i tumori del sangue, che sono stati da sempre un laboratorio d’innovazione per tutta l’oncologia. È nei tumori del sangue che sono stati sperimentati il primo trattamento di chemioterapia (1950), la prima polichemioterapia (1960), il primo trapianto di midollo (1970), i primi “farmaci molecolari” (fine anni 90). Con risultati clinici straordinari. Leucemie, linfomi e mielomi erano malattie invariabilmente fatali. A distanza di 50 anni, la maggior parte dei pazienti ha una sopravvivenza superiore a 5 anni e molti guariscono. Chemioterapia e farmaci molecolari sono usati anche per altri tipi di tumore, con risultati incoraggianti.

Qual è l’impatto della Ricerca di Base nelle cure mediche?

La ricerca fondamentale è alla base di qualsiasi avanzamento della medicina. E lo sarà in maniera sempre più diretta. La nuova medicina, infatti, è basata sulla conoscenza dei meccanismi di malattia, e quindi dipende continuamente dalla ricerca. Prendiamo per esempio la prevenzione. Sappiamo che esistono alcuni geni che predispongono ad ammalarsi di tumore. Due esempi: se una persona eredita da uno dei due genitori il gene MSH, avrà l’80% di probabilità di ammalarsi di tumore dell’intestino nel corso della propria vita; se una donna eredita il gene BRCA, avrà una probabilità di ammalarsi di tumore del seno del 90%. Quindi due diversi geni che predispongono a due diversi tipi di tumore. Ad oggi conosciamo 120 di questi geni, che, insieme, sono responsabili di non più del 10% di tutti i tumori. Ma quanti altri ne esistono? Abbiamo impiegato 50 anni ad identificarne 120, studiandone uno alla volta, tra i 25.000 che compongono il nostro DNA.

Da pochi anni è cambiato però radicalmente il modo con cui li cerchiamo. Oggi, infatti, possiamo studiare i 25.000 geni del DNA di ciascuna persona tutti contemporaneamente, in pochi giorni e a bassi costi: la cosidetta genomica. Solo nel 2013 ne sono stati scoperti 50.

GeneÈ possibile quindi che di geni che predispongono ai tumori ne esistano molte centinaia e che quindi per la maggior parte delle persone diventi possibile conoscere il rischio di ammalarsi di tumore sin dalla nascita. Ma la ricerca sta esplorando strade completamente nuove. Se la probabilità di ammalarsi di tumore è scritta nel nostro DNA, la domanda diventa: siamo schiavi del nostro DNA o siamo liberi di cambiare il nostro destino? Immaginiamo i geni del nostro DNA come contenitori di informazioni: 1 gene – 1 informazione. Quando un gene si attiva, l’informazione diventa una istruzione specifica per le cellule. Queste istruzioni, però, non sono leggi indiscutibili, esse sono profondamente modificabili dall’ambiente in cui viviamo: l’ambiente esterno (l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo), l’ambiente che vive dentro di noi (per esempio i batteri che colonizzano il nostro apparato digerente o respiratorio), oppure il cibo che mangiamo. Quindi l’ambiente modifica il nostro DNA, anche in maniera duratura. Fino a qualche anno fa non sapevamo come l’ambiente modificasse il DNA, una conoscenza questa indispensabile per modificare l’ambiente a nostro vantaggio. Da poco abbiamo scoperto che l’ambiente agisce su un involucro del DNA, che si chiama epigenoma. E abbiamo imparato a misurare gli effetti dell’ambiente sull’epigenoma (la cosidetta epigenomica). In linea di principio, quindi, possiamo cambiare il nostro genoma cambiando l’epigenoma. È partito un progetto mondiale per la sequenza dell’epigenoma (come 10 anni fa per il genoma). La prospettiva, che sta in parte già avvenendo, è di poter modificare l’epigenoma in due modi: agendo sull’ambiente, per esempio scegliendo cibi appropriati o modificando il tipo di batteri che ci popolano, oppure producendo farmaci in grado di modificare l’epigenoma.

Qual è il futuro del cancro?

I Farmaci Molecolari sono molto efficaci, hanno infatti aumentato significativamente la curabilità di molti tipi di tumore. Ma sono efficaci solo in quei tumori per i quali sono stati disegnati, perché ogni tipo di tumore, sfortunatamente, ha il suo gene alterato e quindi ha bisogno del suo particolare Farmaco Molecolare (cosiddette cure personalizzate). I farmaci molecolari contro il cancro sono meno di 50, curano non più del 10% di tutti i malati di tumore, e sono spesso usati insieme alla chemioterapia o alla radioterapia. Oggi le domande che si pongono gli scienziati sono molto ambiziose: possiamo puntare alla guarigione di tutti i pazienti, anche in quelle forme che purtroppo sono ancora poco sensibili alle attuali terapie? È possibile ottenere la guarigione senza chemioterapia ?

Anche se ambiziose, queste domande non sono fuori luogo. Un esempio: la Leucemia Acuta Promielocitica, una rara forma di leucemia mieloide. Tre tappe fondamentali:

1) 1973, il 20% dei pazienti guarisce grazie all’introduzione della chemioterapia;

2) 1993, il 90% dei pazienti guarisce grazie al primo farmaco molecolare (l’acido retinoico) in combinazione con la chemioterapia;

3) 2013, il 95% dei pazienti guarisce grazie all’acido retinoico in combinazione con un altro farmaco molecolare, l’arsenato, senza chemioterapia.

RicercatriceTutte ricerche italiane, per inciso. Qual è stato il segreto del successo? Nessun segreto. Gli scienziati hanno prima compreso quali fossero le cause della Leucemia Promielocitica (quali geni e quali proteine alterate) e poi hanno disegnato farmaci contro quelle proteine anomale (i farmaci molecolari). Perché non abbiamo una terapia curativa (magari senza chemioterapia) per tutti gli altri tumori del sangue? In realtà per alcuni l’abbiamo (la leucemia mieloide cronica, o alcuni tipi di linfoma), ma non per tutti.

Ogni tumore è una storia a sé. Ha le sue alterazioni genomiche e ha bisogno dei suoi farmaci. È una questione di tempo, il tempo necessario per cercare le combinazioni giuste. Ma non dobbiamo aspettare sessanta anni anche per ciascuno degli altri tumori del sangue, perché ora conosciamo la strada da percorrere. C’è bisogno, piuttosto, di una vera e propria task force, condivisa da tutti gli scienziati, per percorrere questa strada il più efficacemente e rapidamente possibile. La comunità scientifica si interroga sulle priorità della ricerca, quali la Genomica (come estendere l’analisi del genoma a tutti i pazienti, come meglio interpretare i dati per scegliere i farmaci giusti, come orientare la ricerca di nuovi farmaci), l’Epigenomica (come integrare genomica ed epigenomica, come identificare nuovi farmaci epigenomici), le nuove Terapie Immunologiche (quali anticorpi costruire, come armare i nostri linfociti contro i tumori), le Cellule Staminali (come coltivarle, come usarle nei trapianti). E quali siano le tecnologie più idonee o le infrastrutture che dobbiamo costruire per accelerare questo processo. Una vera e propria agenda per rendere prioritaria la ricerca, nella quale possano convergere scienziati, medici, agenzie, industria, politica e i pazienti stessi.

Qual è il valore aggiunto che può apportare alla Ricerca Scientifica un’organizzazione come quella dell’Aucc onlus?

Come accennato sopra, la storia naturale di alcuni tumori è profondamente cambiata negli ultimi anni grazie alle conoscenze biologico/molecolari acquisite e alla conseguente capacità di sviluppare terapie innovative. Ma la ricerca oncologica in Italia ha un continuo bisogno di fondi, i suoi processi richiedono infatti ricercatori qualificati, reagenti ed apparati costosi e complessi. Essa si avvale inoltre dell’esperienza acquisita nell’esercizio quotidiano della clinica oncologica. La pratica clinica ha però anch’essa necessità di un continuo supporto economico per sostenere l’uso di apparecchiature diagnostiche sofisticate, sia di laboratorio (si pensi agli screening genomici) che diagnostiche cliniche (si pensi all’imaging diagnostica).

L’impegno nella prevenzione dei tumori attraverso informazione e formazione, e la promozione di tecniche e metodi di trattamento dell’individuo nel suo insieme, sono oggi nostre priorità, assieme al sostegno del paziente e dei suoi familiari, sia durante il ricovero nei nostri ospedali che successivamente, al fine di promuovere la loro partecipazione al processo di cura e difenderne la qualità della vita.

Aucc onlusL’AUCC ci aiuta in tutti questi diversi aspetti, finanziando la ricerca scientifica sul cancro, offrendo assistenza gratuita alle persone colpite da tumore e alle loro famiglie, e promuovendo informazione e prevenzione. Quindi l’impatto dell’attività dell’AUCC è immenso, sia a livello di ricerca/sanitario che a livello individuale, e contribuisce a coprire un grande fabbisogno sia pratico che culturale in Italia.

Il ruolo dell’AUCC, come di altre onlus con simili obiettivi, è anche importantissimo perché favorisce il coinvolgimento del paziente nella gestione della sua malattia: la Medicina sta infatti vivendo una rivoluzione che sta progressivamente cambiando il modo in cui il paziente gestirà il proprio stato di salute, sia in termini di prevenzione che di cura delle malattie; ma anche il modo in cui la società garantirà la salute ai suoi cittadini.

Immaginiamo un futuro ove ogni cittadino avrà la possibilità di conoscere il proprio rischio di malattia e di compiere quindi delle scelte informate per preservare la propria salute.

Questo futuro potrà realizzarsi attraverso due possibili scenari. Nel primo, il cittadino acquisirà consapevolezza e diventerà il motore di una serie di scelte che lo porteranno a modificare i propri comportamenti e, più in generale, i comportamenti della società. Cioè la consapevolezza si trasformerà, nella sostanza, in partecipazione attiva.

Nel secondo, il cittadino diventerà un consumatore di test e di rimedi. Qui le scelte sono verosimilmente di chi produce i test o i rimedi e la consapevolezza si trasformerà in partecipazione passiva. Purtroppo si vedono già i primi segni di questo secondo scenario, con compagnie in Europa che vendono test genetici direttamente ai cittadini.

Fortunatamente associazioni come AUCC sono (e continueranno ad essere) in prima fila nell’empowerment del paziente e della società tutta attraverso la forza della conoscenza ma non dovrebbero essere lasciate sole.

Torna il progetto Ginnastica Facciale promosso da Aucc

Mercoledì 22 marzo 2017 ore 15.30 – 16.30

Mercoledì 5 aprile 2017 ore 15.30 – 16.30

Mercoledì 19 aprile ore 15.30 – 16.30

Mercoledì 3 maggio 2017 ore 15.30 – 16.30

Mercoledì 17 maggio 2017 ore 15.30 – 16.30

Mercoledì 31 maggio 2017 ore 15.30 – 16.30

Mercoledì 14 giugno 2017 ore 15.30 – 16.30

Il laboratorio è GRATUITO come tutti i servizi Aucc. E’ necessario prenotarsi inviando una e-mail all’indirizzo segreteria@aucc.org oppure telefonando allo 075 52 72 647 o al 333 41 60 590. Tutti gli incontri si svolgeranno nella sede regionale dell’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro onlus in strada la Torretta, 2/bis 06132 Perugia.

La ginnastica facciale è uno strumento che l’Aucc sta utilizzando per aiutare le donne e gli uomini in terapia oncologica a ritrovare la condizione di benessere che la malattia ha alterato. Il laboratorio punta al recupero di una corretta percezione del proprio sè corporeo e alla riattivazione di quella parte sana del fisico oscurata dalla malattia. Spesso infatti le pazienti e i pazienti si identificano con la propria patologia che, come un uragano, spazza via tutti gli aspetti belli della vita. La ginnastica facciale intende contribuire al recupero della propria bellezza e con essa della propria serenità interiore.

Lavorando sul recupero della propria identità si desidera riattivare quel processo di cura che la persona riesce ad avere verso se stessa in condizioni di calma e serentià. Il progetto è gestito da Simonetta Regni, psichiatra e psiconcologa Aucc e da Antonella Sfondalmondo, volontaria Aucc.

Il laboratorio è GRATUITO.

ANTONELLA SFONDALMONDO

Antonella Sfondalmondo ha maturato una lunga esperienza nel settore della ginnastica facciale. Negli anni ha tenuto conferenze, ha partecipato a eventi e ha portato la Ginnastica Facciale in molte manifestazioni sportive nazionali. Insegna da tempo questa disciplina che è diventata anche materia del suo ultimo libro.

“Solo con il tempo e gli intensi allenamenti giornalieri – confessa Antonella Sfondalmondo – ho compreso che tutti e 56 i muscoli, corti, sottili e tutti intrecciati fra di loro non possono essere allenati singolarmente, come si fa per gli addominali o con qualsiasi altro muscolo del nostro corpo ma che vanno lavorati tutti insieme, al fine di creare una vera e propria impalcatura di sostegno ad un VISONUOVO”.

Il mio percorso formativo per migliorare questa delicata parte del nostro corpo, inizia nel 2006 a Roma, con Eva Frezer, fondatrice della più rinomata scuola di Ginnastica Facciale d’Europa. Da lei apprendo le tecniche di allenamento isometrico.

In seguito ho frequentato il corso per istruttori Facercise di Carol Maggio. Nel 2007 con Catherine Urwiz imparo le tecniche per insegnare yoga per il viso. Nel 2009 conosco Loredana De Michelis e con lei frequento a Milano il primo corso in Italia da istruttori Visotonic diventando così Insegnante Ufficiale di Ginnastica Facciale metodo Visotonic.

Ho ottenuto anche i brevetti: Nazionale C.S.A.I.N.- C.O.N.I e Internazionale CMAS che mi permettono di insegnare ginnastica in acqua secondo il metodo Gymswim-Acquagym di Eleonora Vallone. Sono Insegnante di Portamento con i tacchi. Insegno Gympelvictonic un trainer per i muscoli del sesso… come tutti i muscoli anche quelli del pavimento pelvico hanno bisogno di essere allenati per mantenersi tonici.

Collaboro con numerosi Centri Medici Estetici e Centri Benessere di tutta Italia. Organizzo Corsi di Ginnastica Facciale in tutta Italia.

Nel 2012, viene pubblicato il mio primo libro sulla Ginnastica Facciale: VISONUOVO Video Corso di Ginnastica Facciale Casa Editrice Morlacchi che ha allegato il DVD dei tre Livelli della “mia” Ginnastica Facciale.

Nel 2014 ho realizzato un mio grande sogno e con la preziosa collaborazione della dottoressa Simonetta Regni sono diventata insegnante volontaria di Ginnastica Facciale ai Malati Oncologici presso l’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro onlus.

Per approfondire clicca qui

COMITATO AUCC TERNI FORMA NUOVI VOLONTARI

Tutto pronto per l’annuale corso di formazione per aspiranti volontari organizzato dal comitato di Terni dell’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro onlus. Gli incontri si terranno tutti i martedì pomeriggio dal 26 aprile al 31 maggio 2016 in viale Tristano di Joannuccio presso le ex aule universitarie (in prossimità della palazzina della sala conferenze dell’azienda ospedaliera di Santa Maria di Terni).

Il volontariato è un arricchimento personale – afferma Annarita Banetta presidente del comitato Aucc Terni e vicepresidente del Consiglio Regionale dell’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro onlus –. Il tempo che doniamo agli altri restituisce a noi stessi una nuova visione del mondo e delle cose. Ritengo infatti che il volontariato stimoli riflessioni su ciò che ci circonda. Per questo invito i lettori a fare questa esperienza, almeno una volta nella vita. Dedicarsi agli altri, vivere il mondo del sociale da protagonisti apre gli orizzonti e mostra con chiarezza le priorità della vita”

maniLa prima lezione si terrà martedì 26 aprile 2016 dalle ore 16 alle 18 con Annarita Banetta che presenterà il corso e ne descriverà il programma. Il dottor Mauro Brugia, responsabile hospice di Terni e delle cure palliative e il dottor Damiano Parriani, medico oncologo del reparto di Oncologia dell’Azienda Ospedaliera S. Maria di Terni, analizzeranno gli aspetti medici della malattia oncologica.

Negli incontri successivi saranno affrontati gli elementi di psicologia del malato e della famiglia dal dottor Davide Lazzari, responsabile dell’unità di Psicologia dell’Azienda Ospedaliera di Terni. In programma anche l’analisi del ruolo del volontario, la comunicazione con il paziente e la relazione amicale da instaurare con la persona che saranno sviscerati dalla dottoressa Barbara Broccucci, Psicologa del servizio di assistenza oncologica domiciliare dell’Aucc.

Gli ultimi incontri saranno dedicati alla spiegazione del ruolo del medico di medicina generale nell’assistenza al malato oncologico e l’integrazione dell’assistenza domiciliare con le istituzioni; a relazionare sarà il dottor Maurizio Verducci, medico di medicina generale.

Le dottoresse Chiara Sartini e Paola Bocci, i dottori Ferdinando Terranova e Andrea Monno Mondo e l’infermiere professionale Marco Moscatelli concluderanno il corso martedì 31 maggio con una lezione dedicata alle informazioni sanitarie e le procedure che gli operatori del servizio di assistenza oncologica domiciliare dell’Aucc devono rispettare.

ESSERE VOLONTARI AUCC

Essere volontari AUCC significa donarsi con amore all’altro e scegliere in piena libertà il settore in cui operare. Le attività che si svolgono in associazione sono maniinaiuto 2molteplici e differenti tra loro. La persona che desidera offrire del tempo all’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro ha un unico importante adempimento da rispettare: la frequentazione del corso gratuito di formazione con l’obiettivo di acquisire gli strumenti necessari per svolgere l’attività in modo professionale.  Il servizio di assistenza amicale, in cui saranno inseriti i nuovi volontari, si rivolge alle persone affette da patologia onlcologica e ai loro familiari. L’assistenza amicale consiste nell’offrire compagnia e aiuto ai pazienti oncologici sia presso il loro domicilio che nei reparti ospedalieri. L’intervento dei volontari Aucc può essere richiesto direttamente dal paziente, dai familiari o dai medici dell’Aucc che svolgono il SAOD (Servizio Assistenza Oncologica Domiciliare). Il gruppo di volontari che operano in questo settore sono seguiti scrupolosamente da un team di esperti che ne monitora lo stato psicologico e ne facilita l’elaborazione delle emozioni.

Il volontario può decidere in piena libertà di collaborare anche all’organizzazione di eventi di raccolta fondi o che promuovono la cultura della prevenzione, della salute e dello sport oppure collaborare con l’amministrazione e la segreteria dell’associazione.

Per informazioni e iscrizioni bisogna contattare la sede di Terni dell’Associazione Umbra per la Lotto Contro il Cancro Onlus che (in via degli Oleandri, 39) ai numeri 0744-287049 – 337-623938.

GINNASTICA FACCIALE

La ginnastica facciale si inserisce in un progetto che l’AUCC sta portando avanti per aiutare le donne in terapia oncologica a ritrovare la condizione di benessere che la malattia ha alterato.
Tale progetto consente di reinvestire in termini positivi sulla propria femminilità, lavorando sul miglioramento del proprio aspetto fisico.
Il laboratorio punta al recupero di una corretta percezione del proprio sè corporeo e alla riattivazione di quella parte sana del fisico che troppo spesso viene oscurata dalla malattia.  Spesso infatti le pazienti si identificano con la propria patologia che, come un uragano spazza via tutti gli aspetti belli della vita.

GINNASTICA FACCIALE

La ginnastica facciale intende contribuire al recupero della propria bellezza e con essa della propria serenità interiore.

Lavorando sul recupero della propria identità si desidera riattivare quel processo di cura e di premura che si ha verso la propria persona in condizioni di calma e serenità.

 

Il progetto è curato dalla dottoressa Simonetta Regni e dalla volontaria Antonella Sfondalmondo.


 

Il laboratorio è GRATUITO e aperto a tutti. E’ necessario prenotarsi inviando una e-mail all’indirizzo segreteria@aucc.org. Tutti gli incontri si svolgeranno nella sede regionale dell’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro onlus in strada la Torretta, 2/bis 06132 Perugia.

Vi aspettiamo!

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IL CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI

giovedì 24/09/2015 Ore 17,30

mercoledì 07/10/2015 Ore 17,30

giovedì 22/10/2015 Ore 17,30

giovedì 05/11/2015 Ore 17,30

giovedì 19/11/2015 Ore 17,30

giovedì 03/12/2015 Ore 17,30

giovedì 17/12/2015 Ore 17,30