Aucc dona tavolini e sedie ergonomiche al Day hospital oncologico

Obiettivo dell’associazione il confort dei pazienti ed operatori

Il reparto Day Hospital di Oncologia dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia si è arricchito di nuovi elementi d’arredo funzionali allo svolgersi della frenetica attività messa in campo quotidianamente.

Grazie alla generosità dell’Aucc odv, ben dieci sedie da ufficio ergonomiche a rotelle sono state donate e consegnate nelle settimane scorse al reparto. Un supporto importante rivolto ai vari operatori sanitari per svolgere il proprio lavoro mantenendo sempre una corretta postura al fine di prevenire complicanze e dolori a schiena e colonna vertebrale. Ma non solo. Aucc, da sempre presente con i suoi volontari nei reparti oncologici del nosocomio perugino, sa bene come intervenire per rendere meno pesanti le lunghe sedute di chemioterapia dei pazienti.

E così si è fatta carico anche dell’acquisto di dieci tavolini modello “servitore” atti ad accogliere libri, cibo, riviste, bevande e quanto può essere di conforto ai soggetti impegnati nella terapia. Nonostante il difficile momento economico, conseguente anche all’emergenza sanitaria da Covid, Aucc è riuscita a coprire il costo dei complementi d’arredo grazie alla generosità dei tanti benefattori e sostenitori dell’Associazione, convinti che ognuno è chiamato a fare la propria parte nell’impegnativa lotta contro il cancro.

Anche se la consegna degli arredi si è svolta senza nessun tipo di cerimonia, causa situazione sanitaria contingente, non sono mancate parole di gratitudine da parte operatori e della direzione medica da sempre supportati dall’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro odv.

NUOVO APPARECCHIO DONATO DALL’AUCC

Nuovo apparecchio  donato dall’AUCC alla Oncologia Medica del S. Maria della Misericordia

La solidarietà  può avere la precedenza anche in attività ludiche. E’ il caso di alcuni sostenitori dell’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro onlus che venerdì 20 luglio hanno donato un monitor multiparametrico, che viene  utilizzato nella struttura di Oncologia Medica del S. Maria della Misericordia. Alla cerimonia hanno presenziato con  il direttore della struttura Dr. Fausto Roila, il personale sanitario e per l’AUCC  il  prof. Maurizio Tonato del Comitato Scientifico e consigliere del direttivo Paolo Biscottini. A ringraziare per la donazione,  e ricordare l’apporto dei volontari nella assidua assistenza amicale ai pazienti  della  associazione benemerita, è intervento anche il dg dell’Azienda Ospedaliera di Perugia Emilio Duca, il quale ha ricordato l’importanza della prevenzione  con appropriati stili di vita e della utilità degli screening. Quanto all’apparecchio, il dg Duca ne ha sottolineato l’utilità “perché garantisce sicurezza e qualità dell’assistenza”.

La donazione è il  frutto di una raccolta fondi realizzata in occasione di un torneo di burraco, organizzato dalle volontarie AUCC  Graziella Marianeschi e Umbretta Salucci per onorare la memoria di una loro cara amica, Letizia Miletti. “L’apparecchio è indispensabile  per  il monitoraggio delle  funzioni vitali del paziente in occasioni dei suoi trasferiti interni all’ospedale per esami strumentali  – ha sottolineato il Dr. Roila. Un monitor in grado di  verificare che  la saturazione di ossigeno nel sangue sia sempre a livelli adeguati”.

               

 

MUSICOTERAPIA IN RADIOTERAPIA ONCOLOGICA

Un progetto che migliora la qualità della vita dei pazienti oncologici dell’Umbria

L’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro onlus e l’associazione A.R.ONC. (Amici della Radioterapia Oncologica onlus) hanno presentato in conferenza stampa martedì 21 giugno 2016 all’interno della sala Montalcini del Creo di Perugia il progetto Musicoterapia attivo da circa un anno all’interno della Struttura Complessa di Radioterapia Oncologica dell’Azienda Ospedaliera di Perugia. Un progetto che migliora sempre di più la qualità della vita dei pazienti oncologici.

Emilio Duca, Direttore generale dell’azienda ospedaliera di Perugia ha dichiarato: “L’innnovazione e le conoscenze scentifiche non trovano piena rispondenza nelle terapie se non sono accompagnate dalla relazione che si stabilisce tra il medico e il paziente oncologico. Di fronte a diagnosi della malattia e alle terapie l’uomo mostra tutta la sua fragilità ed è allora che la scienza medica ha l’obbligo di supportare quella fragilità”.

Cynthia Aristei, Direttore Struttura Complessa di Radioterapia Oncologica Azienda Ospedaliera Perugia dichiara: “Tutto il personale della Radioterapia oncologica crede fortemente nel valore intrinseco di questo progetto. Noi abbiamo un rapporto ventennale con gli psicologi. Siamo stati tra i primi, insieme ai colleghi dell’Oncologia medica della nostra struttura, ad attivare una sinergia con il settore psiconcologico. Il progetto di musicoterapia può essere visto come un’evoluzione del rapporto con i colleghi psiconcologi. Desideriamo avere una visione globale delle cure rivolte al paziente e in questa ottica abbiamo accolto la proposta della dottoressa Giuliana Nataloni”.

Logo AuccL’Aucc ha voluto incrementare l’investimento di risorse umane ed economiche su una disciplina la cui efficacia può essere percepita e misurata e che sta dando risultati tangibili. “L’Aucc dichiara Giuseppe Caforio, presidente Aucc è da sempre orientata a trovare sistemi innovativi e di miglioramento della qualità della vita della persona colpita da patologia oncologica, soprattutto nelle fase della terapia. La musicoterapia rappresenta in questo senso uno strumento collaudato con effetti benefci impensabili. Guarire dal cancro si può ma è fondamentale che il malato lo voglia. La musica può aiutare in questo senso”.

È stata scelta la metodologia della musicoterapia recettiva, cioè dell’ascolto di musica, preliminarmente composta, in presenza del terapeuta. Nelle sedute di musicoterapia recettiva si intende offrire ai pazienti un luogo in cui l’ansia, comprensibilmente associata al luogo e all’attesa di una terapia che cura ma provoca anche effetti collaterali di varia entità, possa essere espressa, contenuta e gestita. Si propone anche una riduzione degli effetti collaterali ad essa correlati. L’ansia viene valutata con la somministrazione di test specifici i cui risultati comunicano dati attendibili circa la valenza del progetto.

Ricondurre la mente alla propria identità, a partire da brani musicali scelti secondo il gradimento o l’esigenza del momento, rappresenta un modo per arginare uno stato d’ansia, che spesso incide sulla collaborazione allo svolgimento della terapia, come anche sull’entità degli effetti collaterali. La musica spesso funziona da enzima, che catalizza una reazione altrimenti bloccata, come ad esempio il pianto, di dolore o di rabbia. Nella musicoterapia recettiva assume importanza centrale il rapporto paziente-musica. L’attività è coordinata e condotta dalla dottoressa Giuliana Nataloni, psichiatra e musicoterapeuta la quale è coadiuvata dalla dottoressa Elisabetta Sacchi, psicologa.

La valenza terapeutica di questo progetto – dichiara la dottoressa Giuliana Nataloni – riguarda la presa in carico della sofferenza psicologica del paziente oncologico e dell’ansia associata ai trattamenti oncologici e al luogo di cura. Le persone aderiscono con facilità al percorso che è differenziato in 3 moduli. Emergono dai questionari che l’ansia diminuisce dopo questa forma terapica. L’altro aspetto interessante del progetto è legato alla formazione di giovani studenti in psicologia. Gli psicologi in formazione hanno l’opportunità di venire a contatto subito con una situazione di psicologia clinica perchè partecipano attivamente alle attività di musicoterapia”.

Sono otto gli psicologi tirocinanti coinvolti nel progetto: Andrea Alessandri, Riccardo Catanzaro, Tommaso Giannelli, Ilenia Murasecco, Giulia Onori, Giada Raspa, Giulia Sargentini, Gianmarco Ventura coordinati e supervisionati dalla dottoressa Nataloni.

La convenzione in essere tra Università di Perugia e Aucc onlus – dichiara Claudia Mazzeschi, Coordinatrice corso di Laurea Magistrale in Psicologia dell’Università di Perugia ha un grande valore per gli psicologi in formazione. Il nostro tirocinante non è solo osservatore ma partecipa attivamente al progetto e ne rende possibile lo sviluppo. Questo lo può fare perchè è accompagnato da personale medico preparato. La psicologia entra veramente nelle cure del paziente ed è questo il contributo di un progetto del genere. Si va sempre di più nella direzione del modello bio-psico-sociale in cui la cura della malattia passa anche attraverso la cura della persona”.