Aucc Umbertide ricerca nuovi infermieri

Il comitato AUCC di Umbertide apre le porte a nuovi infermieri da inserire nello staff medico che garantisce assistenza domiciliare gratuita ai pazienti oncologici dell’Alta Valle del Tevere. Si vuole integrare l’equipe per rispondere con maggiore efficienza ai bisogni dei pazienti oncologici del territorio.

Massimo Billi, presidente AUCC Umbertide lancia un appello rivolto ai giovani e meno giovani “Le persone hanno bisogno di aiuto, aspettiamo le candidature per rispondere con efficacia ai bisogni del nostro territorio.” La figura professionale sarà inserita nello staff che percepisce regolare retribuzione dall’Associazione. Per presentare la propria candidatura è necessario inviare il proprio curriculum vitae e una lettera motivazionale all’indirizzo segreteria@aucc.org e comitatoumbertide@aucc.org avendo cura di scrivere nell’oggetto “Candidatura infermiere Umbertide”.

ASSISTENZA ONCOLOGICA DOMICILIARE

L’assistenza domiciliare consiste in percorsi assistenziali che vengono svolti all’interno del domicilio della persona. L’èquipe dell’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro è formata da medici, psicologi, infermieri, fisioterapisti, psichiatri e volontari.
Il team di specialisti opera in stretta collaborazione con l’assistito e la sua famiglia, con il Medico di Medicina Generale MMG e le ASL di appartenenza.
L’equipe medica AUCC pianifica le azioni necessarie a stabilizzare il quadro clinico, a ridurre e contenere il declino funzionale e a
migliorare la qualità della vita della persona ammalata e della sua famiglia.
Il percorso intende valorizzare le risorse, le capacità e l’individualità dell’assistito e della sua famiglia.
Un progetto personalizzato di cura, quello domiciliare, che privilegia il mantenimento delle relazioni e la partecipazione alle attività sociali della comunità di riferimento dell’assistito.
L’operatore AUCC, una volta entrato tra le mura domestiche dell’assistito, opera con delicatezza e riserbo. Entrando egli non vede la malattia ma la persona. Non vede un letto ma l’intimità di una vita. Un’assistenza gratuita, svolta con amore e professionalità.

Al via la festa di Scienza e Filosofia

#IORESTOACASA CON FESTA DI SCIENZA E FILOSOFIA DIVENTA LIVE

Il Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno dà il via ad un nuovo format: in diretta streaming su Facebook e Youtube interviste, incontri e dibattiti con grandi ospiti

Interviste, incontri e dibattiti online: il format “#iorestoacasa con Festa di Scienza e Filosofia” si prepara alla sua “fase due” diventando “live”. Rispettando le misure restrittive imposte dal Covid-19, ma fermamente convinto di quanto, oggi ancora di più, ci sia bisogno di fare divulgazione scientifica, il Laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno ha deciso di dar vita ad una nuova iniziativa, che si va così ad aggiungere a quella avviata ad inizio quarantena con la condivisione su Facebook di una selezione di conferenze che hanno fatto la storia della Festa.

E così, a partire da questa settimana a prendere il via sarà una serie di interviste con grandi nomi del panorama scientifico e culturale nazionale ed internazionale su temi attuali. Appuntamenti che entreranno nelle case del pubblico di affezionati di Festa di Scienza e Filosofia e non solo attraverso Facebook e Youtube. In via di definizione il programma di imperdibili incontri, che vedrà intervenire – tra gli altri – personaggi del calibro di Edoardo Boncinelli, Roberto Battiston, Paolo Sassone-Corsi, Lucia Votano, Patrizia Caraveo, Giulio Giorello e Piergiorgio Odifreddi.

Ma grande protagonista sarà anche il pubblico. Sì, perché grazie alle possibilità di interazione fornite dalle nuove tecnologie, anche se materialmente distanti, gli utenti potranno formulare domande agli ospiti e soddisfare dubbi e curiosità su questioni che riguardano l’oggi e il domani.

Al centro la dottoressa Maria Agnese Della Fazia e il professore Giuseppe Servillo con l’équipe di ricerca del laboratorio di Biologia Molecolare e Cellulare di Patologia Generale del Dipartimento di Medicina Sperimentale

Primo appuntamento da segnare in agenda è quello in programma per giovedì 23 aprile alle 21 che, come anticipato, si terrà sui canali Facebook e Youtube di Festa di Scienza e Filosofia.

A dare il là al nuovo format sarà Giuseppe Servillo, medico, ricercatore e professore di Patologia generale alla Facoltà di Medicina dell’Università di Perugia.

Reduce da un importante risultato scientifico ottenuto sul fronte della lotta ai tumori insieme alla dottoressa Maria Agnese Della Fazia e con la collaborazione dei ricercatori del Dipartimento di Medicina Sperimentale dell’Ateneo perugino e dell’IRCCS Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma. Il professor Servillo approderà sui canali di Festa di Scienza e Filosofia per essere intervistato dal biologo Mario Tei.

Tema dell’incontro sarà “Dalla cellula al letto del malato: viaggio nella ricerca oncologica”.

Proclamato il vincitore del premio Gianmichele Laccetti 2018

La vincitrice è Barbara Penzo dell’Università di Padova

Tra cinquanta tesi di Laurea giunte sul tavolo della commissione del Premio Laccetti, quella della dottoressa Barbara Penzo è stata giudicata la migliore.
Laureata in Medicina e Chirurgia, presso l’Università degli Studi di Padova con la votazione di 110/110 e lode, Barbara Penzo ha dichiarato di essere orgogliosa e fiera di aver ricevuto tale riconoscimento.

La commissione esaminatrice, costituita dal prof. Fausto Roila, prof. Giuseppe Servillo, dr.ssa Maria Agnese Della Fazia, dopo un attento esame dei curricula dei candidati e delle rispettive tesi di laurea presentate, tutte di notevole impatto scientifico, ha deliberato all’unanimità l’eccellente percorso condotto nella preparazione e stesura della Tesi di Laurea in quanto lo studio è stato ben progettato ed i risultati ottenuti sono di alto impatto scientifico.

Questa la motivazione della commissione esaminatrice.
“Una tesi innovativa con cui si propone di ridefinire la classificazione dell’epatocarcinoma monofocale al fine di identificare la strategia terapeutica ottimale anche sulla base del criterio dimensionale del tumore non sempre considerato nei sistemi di classificazione attualmente in uso. Per raggiungere tale obiettivo la dottoressa si è avvalsa di un’ampia casistica di epatocarcinomi monofocali tratta da un database italiano includente oltre 1600 pazienti.Il riconoscimento va per l’ulteriore dimostrazione dell’importanza di una medicina di precisione che definisce il profilo genetico di un tumore come elemento essenziale nella lotta al cancro di ogni singolo paziente oncologico“.

Da sinistra il Professor Giuseppe Servillo, la vincitrice del premio Laccetti Barbara Penzo, il professor Fausto Roila, il presidente Aucc Giuseppe Caforio


La cerimonia di consegna del Premio Gianmichele Laccetti si è svolta sabato 24 novembre 2018 alle ore 16.30 nella sala Trasimeno della sede centrale Unicredit di Perugia.
Presenti Fausto Roila, primario della Struttura Complessa di Oncologia dell’ospedale Santa Maria della Misericordia; Giuseppe Caforio, presidente Aucc onlus; Giuseppe Servillo, professore dell’Università di Perugia; Fabrizio Stracci, direttore del Registro Tumori Umbria; Luigi Giganti, Area Manager Unicredit; Leonardo Varasano, presidente Consiglio Comunale di Perugia.


Il professor Fabrizio Stracci, ha presentato una relazione dal titolo “Il controllo del cancro dove siamo e quali sono le prospettive”. “I tumori maligni sono in aumento – ha dichiarato Stracci – È necessario mettere insieme tutti i portatori di interesse del settore oncologico per sviluppare un piano di controllo dell’oncologia in Umbria”.

Il professor Fabrizio Stracci



Il Premio di Laurea Gianmichele Laccetti è stato istituito 23 anni fa dall’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro onlus. Si tratta di un prestigioso riconoscimento al merito e all’impegno di giovani studiosi.Il premio è dedicato a Gian Michele Laccetti originario di Termoli e studente in Geologia all’Università di Perugia, prematuramente scomparso a causa di un tumore nel 1994 all’età di 32 anni.

Il premio è riservato agli studenti delle Facoltà di Medicina e Chirurgia, Scienze Biologiche, Biotecnologie, Farmacia, Chimica e Tecnologie Farmaceutiche (laurea specialistica di secondo livello) di tutte le Università Italiane che si laureano con una tesi in campo Oncologico, sia sperimentale in campo oncologico.
L’evento è patrocinato dalla Regione Umbria, dalla Provincia e dal Comune di Perugia e dall’Università degli studi di Perugia.

Bando di concorso per 3 borse di studio per la RICERCA

ASSOCIAZIONE UMBRA PER LA LOTTA CONTRO IL CANCRO AVVISO

PROCEDURA COMPARATIVA PER N. 3 BORSE DI STUDIO

Il Presidente dell’AUCC

Si autorizza il conferimento di n. 3 borse di studio per lo svolgimento di attività di ricerca ai fini dello svolgimento del progetto dal titolo: Studio di nuovi geni coinvolti nei meccanismi di proliferazione cellulare (Responsabile Scientifico Dr. Giuseppe SERVILLO) finanziato dallAssociazione Umbra Contro il Cancro.

Art. 1

Oggetto procedura comparativa

È indetta la procedura comparativa preliminare, per titoli e colloquio, per la stipula di n. 3 borse di studio per attività di ricerca di supporto al progetto dal titolo: Studio di nuovi geni coinvolti nei meccanismi di proliferazione cellulare” (Responsabile Scientifico Dr. Giuseppe SERVILLO).

Le borse di studio avranno inizio il 01.01.2018 con termine il 31.12.2018.

Art. 2

Requisiti di partecipazione

Possono partecipare alla selezione di cui all’art. 1 del presente avviso coloro che, alla data di scadenza del termine di presentazione delle domande di partecipazione, di seguito indicato, siano in possesso dei seguenti requisiti:

  1. Laurea Magistrale, Specialistica in Medicina e Chirurgia, Scienze Biologiche, Farmacia, Chimica e Tecnologia del Farmaco e Biotecnologie o affini;

  2. Maturata e documentata esperienza di almeno 5 anni nel campo della Biologia ed Oncologia Molecolare;

  3. Buona Conoscenza scritta e parlata della lingua inglese;

  4. Ottime conoscenze informatiche e dei più diffusi software di office automation;

Il candidato che non dichiari nella domanda, nelle forme indicate il possesso dei requisiti e dei titoli richiesti per la partecipazione alla selezione, si intende automaticamente escluso, senza alcun onere di comunicazione da parte di questa Amministrazione.

Scarica il bando

Consegnato il Premio Laccetti

Il prestigioso riconoscimento dell’AUCC ONLUS va al giovane assisano Damiano Scopetti! E’ umbro il vincitore del Premio di Laurea Gianmichele Laccetti 2017. La commissione esaminatrice, costituita dal Prof. Fausto Roila, dal Prof. Giuseppe Servillo, dalla Dr.ssa Rita Chiari e dalla Dr.ssa Maria Agnese Della Fazia, dopo un attento esame dei Curricula Studiorum dei sedici candidati e delle rispettive tesi di laurea presentate, tutte di notevole impatto scientifico, ha deciso di assegnare il “Premio di Laurea Gianmichele Laccetti 2017” alla tesi del Dr. Damiano Scopetti.

Il Dr. Damiano Scopetti si è laureato in Medicina e Chirurgia, presso l’Università degli Studi di Perugia con la Votazione di 110/110 e lode discutendo una tesi dal titolo “Analisi funzionale di HOPS nella proliferazione cellulare e nella crescita neoplastica”.

La Tesi ha come argomento lo studio del comportamento di HOPS, sia come molecola controllore del checkpoint del ciclo cellulare e sia come tumor suppressor gene, valutandone la capacità di indurre o reprimere la trasformazione neoplastica.

La commissione ha deliberato all’unanimità l’eccellente percorso condotto nella preparazione e stesura della Tesi di Laurea in quanto lo studio è stato ben progettato ed i risultati ottenuti sono di alto impatto scientifico.

Lo studio è stato affrontato attraverso un’ampia conoscenza della letteratura esistente in merito ed un ottimale utilizzo delle metodologie biomolecolari.

Nel suo insieme la Tesi del Dr. Scopetti offre una visione molto attuale delle potenzialità delle nuove biotecnologie. Il riconoscimento va per l’ulteriore dimostrazione dell’importanza di una medicina di precisione che definisce il profilo genetico di un tumore come elemento essenziale nella lotta al cancro di ogni singolo paziente oncologico.

Il pubblico, accorso numeroso all’evento, ha seguito con interesse sia la presentazione della tesi del giovane vincitore che la conferenza scientifica intitolata Il soppressore p53 localizza ai centrosomi: da un’osservazione inaspettata a un test diagnostico” della dottoressa Silvia Soddu del dipartimento di Ricerca Diagnostica avanzata ed innovazione tecnologica Istituto nazionale del cancro Regina Elena di Roma.

IL PREMIO DI LAUREA GIAN MICHELE LACCETTI

Il Premio di Laurea Gian Michele Laccetti, patrocinato dalla Regione Umbria, dalla Provincia e dal Comune di Perugia e dall’Università degli studi di Perugia, è stato istituito 22 anni fa dall’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro onlus. Si tratta di un prestigioso riconoscimento al merito e all’impegno di giovani studiosi.

Il premio è dedicato a Gian Michele Laccetti originario di Termoli e studente in Geologia all’Università di Perugia, prematuramente scomparso a causa di un tumore nel 1994 all’età di 32 anni. Il premio è riservato agli studenti delle Facoltà di Medicina e Chirurgia, Scienze Biologiche, Biotecnologie, Farmacia, Chimica e Tecnologie Farmaceutiche (laurea specialistica di secondo livello) di tutte le Università Italiane che si laureano con una Tesi in campo Oncologico, sia sperimentale che clinico.

AVION TRAVEL IN CONCERTO PER L’AUCC

L’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro onlus beneficerà per la seconda volta dell’arte e della solidarietà di Peppe Servillo il quale ha deciso di sostenere ancora una volta il progetto Adotta un Ricercatore promosso dall’AUCC ONLUS.

Il primo concerto si è svolto nel mese di maggio del 2015 quando Peppe Servillo e i Solis String Quartet hanno suonato al teatro Morlacchi registrando un grandioso sold out.

Quest’anno l’artista ha deciso di coinvolgere lo storico gruppo degli Avion Travel. L’evento si terrà venerdì 29 settembre 2017, alle ore 21.00, all’interno del Teatro Morlacchi di Perugia. 

I fondi saranno destinati alla Ricerca Scientifica, in particolare l’obiettivo è di coprire le spese di una borsa di studio, della durata di un anno, per un ricercatore/ricercatrice nel settore oncologico.

L’evento è organizzato in collaborazione con il Comune di Perugia e con l’Università degli Studi di Perugia.

COME ACQUISTARE I BIGLIETTI

I biglietti del concerto sono disponibili presso la sede regionale dell’Aucc in strada la Torretta 2/bis Perugia.

In alternativa si può prenotare il biglietto inviando una mail all’indirizzo segreteria@aucc.org specificando nell’oggetto “Prenotazione biglietti_Avion Travel”.

Nel testo della mail bisogna specificare nome, cognome, numero di telefono e la quantità di biglietti che si desidera prenotare.

La segreteria dell’Aucc risponderà con una mail di conferma prenotazione.

La sera del concerto la persona che ha effettuato la prenotazione tramite email, comunicando il suo nome e cognome, ritirerà e pagherà i biglietti al botteghino del teatro Morlacchi.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro onlus al numero 075 52 72 647 – 320 3613701.

 

PREMIO DI LAUREA GIANMICHELE LACCETTI 2017

Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro.

Premio di Laurea

Riservato ai laureati in Medicina e Chirurgia, Scienze Biologiche, Biotecnologie, Farmacia, Chimica e Tecnologie Farmaceutiche (laurea specialistica di secondo livello).

Di tutte le Università Italiane degli anni  2015/2016 e 2016/2017 con una Tesi di Laurea in campo Oncologico, sia sperimentale che clinico.

 

“Se ritiene di essere in possesso dei requisiti richiesti dal bando di concorso per il Premio di Laurea intitolato a Gianmichele Laccetti compili con i suoi dati la domanda on-line sottostante e la invii corredata dal certificato attestante gli esami sostenuti con relativa votazione e da una copia della tesi di laurea in formato pdf”

 

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“Se ritiene di essere in possesso dei requisiti richiesti dal bando di concorso per il Premio di Laurea intitolato a Gianmichele Laccetti compili con i suoi dati la domanda on-line sottostante e la invii corredata dal certificato attestante gli esami sostenuti con relativa votazione e da una copia della tesi di laurea in formato pdf”

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Intervista al Professore Pier Giuseppe Pelicci

Prof. Pier Giuseppe PelicciIl Professore Pier Giuseppe Pelicci, Co-direttore scientifico IEO e Direttore Scientifico Dipartimento di Oncologia Sperimentale IEO di Milano, è nato il 5 settembre 1956 a Semonte di Gubbio da Elda Matteucci e Flavio Pelicci. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi di Perugia nel 1981, si è specializzato in Biologia Molecolare presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Perugia. Dal 1981 al 1982 ha migliorato la sua preparazione in Francia e poi a New York fino al 1986. Dal 1986 al 1995 è stato direttore del Laboratorio di Biologia Molecolare dell’Istituto di Clinica Medica presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Perugia. Dal 1996 è direttore del Dipartimento di Oncologia Sperimentale dell’Istituto Europeo di Oncologia a Milano.

I suoi studi vertono essenzialmente sulla genesi delle leucemie e sulla traduzione dei segnali provenienti dal DNA. Il professor Pelicci spicca nelle cronache nazionali e internazionali per la scoperta del “gene” p66shc che prolunga la vita.

I ricercatori dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, diretti dal prof. Pelicci  (in collaborazione con l’Università di Perugia e con lo Sloan Kattering Cancer Center di New York), hanno dimostrato l’esistenza del gene in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica “Nature”. Tale studio getta nuova luce sui processi degenerativi quali l’invecchiamento o il cancro e fa intravedere la possibilità di migliorare la qualità della vita senile, se non addirittura allungare l’esistenza umana.

Alla scoperta del gene P66, forse responsabile dell’invecchiamento, anche nella specie umana, si è giunti, come spesso succede in medicina, quasi per caso. Infatti l’equipe diretta dal professor Pelicci, durante una ricerca sul cancro che indagava su un gene che ha a che fare con la proliferazione cellulare, si è resa conto che questo gene, o meglio la sua assenza, fa vivere le cellule più a lungo. L’Aucc ha posto alcuni quesiti al professor Pier Giuseppe Pelicci con l’obiettivo di fare il punto sulla situazione attuale della Ricerca Scientifica.

A che punto siamo con la Ricerca in campo oncologico?

Il sequenziamento del genoma (avvenuto nel 2001) e dell’epigenoma (iniziato nel 2011) umano hanno aperto una nuova era della biomedicina che, a parere unanime, porterà a una rivoluzione epocale nella comprensione delle malattie umane e, conseguentemente, nella capacità di prevenirle e trattarle. L’elemento fondante è rappresentato dalla possibilità di decifrare le malattie sulla base di meccanismi causali genetici (analisi genomica) e ambientali (analisi epigenomica).

analisi-genomicaLa genomica fornisce quindi alla Medicina nuovi strumenti per la quantificazione del rischio genetico e ambientale di malattia. La disponibilità di strumenti di analisi quantitativa consente di trasferire la valutazione del rischio di malattia dalla popolazione all’individuo e la scelta del trattamento dalla malattia al malato (Medicina Personalizzata). Questi nuovi approcci stanno cambiando l’oncologia, sia per quanto riguarda la prevenzione che la cura dei tumori.

Il tumore, infatti, è una malattia che parte dai geni, nel senso che all’origine c’è un’alterazione, una modificazione di alcuni geni – spesso si tratta di decine di geni – che ha come risultato la produzione di proteine alterate, diverse da quelle normali presenti nelle cellule non-tumorali. Se identifichiamo i geni “danneggiati” di un tumore, e tra loro quelli che ne sono la causa, possiamo trovare una molecola (cosidetto farmaco molecolare) che li inibisca, eliminando quindi il tumore senza danneggiare i tessuti normali. I farmaci molecolari vanno quindi a colpire quei geni e proteine alterate allo scopo di distruggere la cellula cancerosa, senza interferire con le altre. I farmaci molecolari hanno cambiato la storia naturale di molti tumori.

Prendiamo come esempio i tumori del sangue, che sono stati da sempre un laboratorio d’innovazione per tutta l’oncologia. È nei tumori del sangue che sono stati sperimentati il primo trattamento di chemioterapia (1950), la prima polichemioterapia (1960), il primo trapianto di midollo (1970), i primi “farmaci molecolari” (fine anni 90). Con risultati clinici straordinari. Leucemie, linfomi e mielomi erano malattie invariabilmente fatali. A distanza di 50 anni, la maggior parte dei pazienti ha una sopravvivenza superiore a 5 anni e molti guariscono. Chemioterapia e farmaci molecolari sono usati anche per altri tipi di tumore, con risultati incoraggianti.

Qual è l’impatto della Ricerca di Base nelle cure mediche?

La ricerca fondamentale è alla base di qualsiasi avanzamento della medicina. E lo sarà in maniera sempre più diretta. La nuova medicina, infatti, è basata sulla conoscenza dei meccanismi di malattia, e quindi dipende continuamente dalla ricerca. Prendiamo per esempio la prevenzione. Sappiamo che esistono alcuni geni che predispongono ad ammalarsi di tumore. Due esempi: se una persona eredita da uno dei due genitori il gene MSH, avrà l’80% di probabilità di ammalarsi di tumore dell’intestino nel corso della propria vita; se una donna eredita il gene BRCA, avrà una probabilità di ammalarsi di tumore del seno del 90%. Quindi due diversi geni che predispongono a due diversi tipi di tumore. Ad oggi conosciamo 120 di questi geni, che, insieme, sono responsabili di non più del 10% di tutti i tumori. Ma quanti altri ne esistono? Abbiamo impiegato 50 anni ad identificarne 120, studiandone uno alla volta, tra i 25.000 che compongono il nostro DNA.

Da pochi anni è cambiato però radicalmente il modo con cui li cerchiamo. Oggi, infatti, possiamo studiare i 25.000 geni del DNA di ciascuna persona tutti contemporaneamente, in pochi giorni e a bassi costi: la cosidetta genomica. Solo nel 2013 ne sono stati scoperti 50.

GeneÈ possibile quindi che di geni che predispongono ai tumori ne esistano molte centinaia e che quindi per la maggior parte delle persone diventi possibile conoscere il rischio di ammalarsi di tumore sin dalla nascita. Ma la ricerca sta esplorando strade completamente nuove. Se la probabilità di ammalarsi di tumore è scritta nel nostro DNA, la domanda diventa: siamo schiavi del nostro DNA o siamo liberi di cambiare il nostro destino? Immaginiamo i geni del nostro DNA come contenitori di informazioni: 1 gene – 1 informazione. Quando un gene si attiva, l’informazione diventa una istruzione specifica per le cellule. Queste istruzioni, però, non sono leggi indiscutibili, esse sono profondamente modificabili dall’ambiente in cui viviamo: l’ambiente esterno (l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo), l’ambiente che vive dentro di noi (per esempio i batteri che colonizzano il nostro apparato digerente o respiratorio), oppure il cibo che mangiamo. Quindi l’ambiente modifica il nostro DNA, anche in maniera duratura. Fino a qualche anno fa non sapevamo come l’ambiente modificasse il DNA, una conoscenza questa indispensabile per modificare l’ambiente a nostro vantaggio. Da poco abbiamo scoperto che l’ambiente agisce su un involucro del DNA, che si chiama epigenoma. E abbiamo imparato a misurare gli effetti dell’ambiente sull’epigenoma (la cosidetta epigenomica). In linea di principio, quindi, possiamo cambiare il nostro genoma cambiando l’epigenoma. È partito un progetto mondiale per la sequenza dell’epigenoma (come 10 anni fa per il genoma). La prospettiva, che sta in parte già avvenendo, è di poter modificare l’epigenoma in due modi: agendo sull’ambiente, per esempio scegliendo cibi appropriati o modificando il tipo di batteri che ci popolano, oppure producendo farmaci in grado di modificare l’epigenoma.

Qual è il futuro del cancro?

I Farmaci Molecolari sono molto efficaci, hanno infatti aumentato significativamente la curabilità di molti tipi di tumore. Ma sono efficaci solo in quei tumori per i quali sono stati disegnati, perché ogni tipo di tumore, sfortunatamente, ha il suo gene alterato e quindi ha bisogno del suo particolare Farmaco Molecolare (cosiddette cure personalizzate). I farmaci molecolari contro il cancro sono meno di 50, curano non più del 10% di tutti i malati di tumore, e sono spesso usati insieme alla chemioterapia o alla radioterapia. Oggi le domande che si pongono gli scienziati sono molto ambiziose: possiamo puntare alla guarigione di tutti i pazienti, anche in quelle forme che purtroppo sono ancora poco sensibili alle attuali terapie? È possibile ottenere la guarigione senza chemioterapia ?

Anche se ambiziose, queste domande non sono fuori luogo. Un esempio: la Leucemia Acuta Promielocitica, una rara forma di leucemia mieloide. Tre tappe fondamentali:

1) 1973, il 20% dei pazienti guarisce grazie all’introduzione della chemioterapia;

2) 1993, il 90% dei pazienti guarisce grazie al primo farmaco molecolare (l’acido retinoico) in combinazione con la chemioterapia;

3) 2013, il 95% dei pazienti guarisce grazie all’acido retinoico in combinazione con un altro farmaco molecolare, l’arsenato, senza chemioterapia.

RicercatriceTutte ricerche italiane, per inciso. Qual è stato il segreto del successo? Nessun segreto. Gli scienziati hanno prima compreso quali fossero le cause della Leucemia Promielocitica (quali geni e quali proteine alterate) e poi hanno disegnato farmaci contro quelle proteine anomale (i farmaci molecolari). Perché non abbiamo una terapia curativa (magari senza chemioterapia) per tutti gli altri tumori del sangue? In realtà per alcuni l’abbiamo (la leucemia mieloide cronica, o alcuni tipi di linfoma), ma non per tutti.

Ogni tumore è una storia a sé. Ha le sue alterazioni genomiche e ha bisogno dei suoi farmaci. È una questione di tempo, il tempo necessario per cercare le combinazioni giuste. Ma non dobbiamo aspettare sessanta anni anche per ciascuno degli altri tumori del sangue, perché ora conosciamo la strada da percorrere. C’è bisogno, piuttosto, di una vera e propria task force, condivisa da tutti gli scienziati, per percorrere questa strada il più efficacemente e rapidamente possibile. La comunità scientifica si interroga sulle priorità della ricerca, quali la Genomica (come estendere l’analisi del genoma a tutti i pazienti, come meglio interpretare i dati per scegliere i farmaci giusti, come orientare la ricerca di nuovi farmaci), l’Epigenomica (come integrare genomica ed epigenomica, come identificare nuovi farmaci epigenomici), le nuove Terapie Immunologiche (quali anticorpi costruire, come armare i nostri linfociti contro i tumori), le Cellule Staminali (come coltivarle, come usarle nei trapianti). E quali siano le tecnologie più idonee o le infrastrutture che dobbiamo costruire per accelerare questo processo. Una vera e propria agenda per rendere prioritaria la ricerca, nella quale possano convergere scienziati, medici, agenzie, industria, politica e i pazienti stessi.

Qual è il valore aggiunto che può apportare alla Ricerca Scientifica un’organizzazione come quella dell’Aucc onlus?

Come accennato sopra, la storia naturale di alcuni tumori è profondamente cambiata negli ultimi anni grazie alle conoscenze biologico/molecolari acquisite e alla conseguente capacità di sviluppare terapie innovative. Ma la ricerca oncologica in Italia ha un continuo bisogno di fondi, i suoi processi richiedono infatti ricercatori qualificati, reagenti ed apparati costosi e complessi. Essa si avvale inoltre dell’esperienza acquisita nell’esercizio quotidiano della clinica oncologica. La pratica clinica ha però anch’essa necessità di un continuo supporto economico per sostenere l’uso di apparecchiature diagnostiche sofisticate, sia di laboratorio (si pensi agli screening genomici) che diagnostiche cliniche (si pensi all’imaging diagnostica).

L’impegno nella prevenzione dei tumori attraverso informazione e formazione, e la promozione di tecniche e metodi di trattamento dell’individuo nel suo insieme, sono oggi nostre priorità, assieme al sostegno del paziente e dei suoi familiari, sia durante il ricovero nei nostri ospedali che successivamente, al fine di promuovere la loro partecipazione al processo di cura e difenderne la qualità della vita.

Aucc onlusL’AUCC ci aiuta in tutti questi diversi aspetti, finanziando la ricerca scientifica sul cancro, offrendo assistenza gratuita alle persone colpite da tumore e alle loro famiglie, e promuovendo informazione e prevenzione. Quindi l’impatto dell’attività dell’AUCC è immenso, sia a livello di ricerca/sanitario che a livello individuale, e contribuisce a coprire un grande fabbisogno sia pratico che culturale in Italia.

Il ruolo dell’AUCC, come di altre onlus con simili obiettivi, è anche importantissimo perché favorisce il coinvolgimento del paziente nella gestione della sua malattia: la Medicina sta infatti vivendo una rivoluzione che sta progressivamente cambiando il modo in cui il paziente gestirà il proprio stato di salute, sia in termini di prevenzione che di cura delle malattie; ma anche il modo in cui la società garantirà la salute ai suoi cittadini.

Immaginiamo un futuro ove ogni cittadino avrà la possibilità di conoscere il proprio rischio di malattia e di compiere quindi delle scelte informate per preservare la propria salute.

Questo futuro potrà realizzarsi attraverso due possibili scenari. Nel primo, il cittadino acquisirà consapevolezza e diventerà il motore di una serie di scelte che lo porteranno a modificare i propri comportamenti e, più in generale, i comportamenti della società. Cioè la consapevolezza si trasformerà, nella sostanza, in partecipazione attiva.

Nel secondo, il cittadino diventerà un consumatore di test e di rimedi. Qui le scelte sono verosimilmente di chi produce i test o i rimedi e la consapevolezza si trasformerà in partecipazione passiva. Purtroppo si vedono già i primi segni di questo secondo scenario, con compagnie in Europa che vendono test genetici direttamente ai cittadini.

Fortunatamente associazioni come AUCC sono (e continueranno ad essere) in prima fila nell’empowerment del paziente e della società tutta attraverso la forza della conoscenza ma non dovrebbero essere lasciate sole.

BANDO PER N°4 BORSE DI STUDIO

ASSOCIAZIONE UMBRA PER LA LOTTA CONTRO IL CANCRO

AVVISO

PROCEDURA COMPARATIVA PER N. 4 BORSE DI STUDIO

Il Presidente dell’AUCC

Si autorizza il conferimento di n. 4 borse di studio per lo svolgimento di attività di ricerca ai fini dello svolgimento del progetto dal titolo: “Studio di nuovi geni coinvolti nei meccanismi di proliferazione cellulare” (Responsabile Scientifico Dr. Giuseppe SERVILLO) finanziato dall’Associazione Umbra Contro il Cancro.

Art. 1

Oggetto procedura comparativa

È indetta la procedura comparativa preliminare, per titoli e colloquio, per la stipula di n. 4 borse di studio per attività di ricerca di supporto al progetto dal titolo: “Studio di nuovi geni coinvolti nei meccanismi di proliferazione cellulare” (Responsabile Scientifico Dr. Giuseppe SERVILLO).

Le borse di studio avranno inizio il 01.08.2016 con termine il 31.12.2016 non prorogabili.

SCARICA IL BANDO QUI

AUCC ONLUS SUL CORRIERE DELL’UMBRIA

CORRIERE-UMBRIA26039541Il Corriere dell’Umbria in uscita martedì 17 maggio 2016 ha dedicato una pagina all’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro onlus.

Quando la ricerca scientifica sposa l’assistenza socio-sanitaria

Buona parte degli adempimenti in ambito socio-assistenziale sono ormai demandati alle organizzazioni di volontariato. Le attività delle associazioni che operano nel settore dell’oncologia sono orientate a garantire il finanziamento alla Ricerca Scientifica e l’assistenza socio-sanitaria gratuita alle persone affette da patologia oncologica. L’Associazione Umbra per la lotta Contro il Cancro onlus opera proprio in questa direzione dal 1985. Finanzia la Ricerca Scientifica nella ferma convinzione che lo studio delle patologie e dei metodi curativi siano il punto di partenza per un’efficace battaglia contro il cancro. A tal proposito si vuol ricordare ai lettori che sono state assegnate nel 2015 sette nuove borse di studio per la Ricerca di Base ed è stato acquistato il materiale necessario allo svolgimento dei progetti in essere con l’Università degli Studi di Perugia e con l’Azienda Ospedaliera di Perugia reparto di Oncologia Medica. Tramite quest’ultimo sono state attivate nel tempo collaborazioni con l’Università del Colorado e l’Università della Virginia.

L’altro grande binario su cui viaggia la complessa macchina dell’Aucc è quello assistenziale. Un’equipe specializzata, formata da medici, psichiatri, psicologi, fisioterapisti, infermieri e volontari operano con professionalità per fornire servizi socio-sanitari gratuiti alle persone colpite da patologia oncologica. Il servizio cardine offerto dall’Aucc è quello relativo all’Assistenza Oncologica Domiciliare (SAOD) che consiste in un vero e proprio progetto personalizzato di cura. Il team di specialisti Aucc opera in stretta collaborazione con il paziente, la sua famiglia, il medico di medicina generale e i centri di salute, con l’obiettivo di ridurre e contenere il declino funzionale dell’assistito e migliorarne la qualità della vita. A ciò si affiancano i servizi di psiconcologia, counseling, arte-terapia, fisioterapia riabilitativa, riflessologia plantare e progetti terapeutici innovativi tra cui Ali di Vela, La forza e il Sorriso e La casa delle bambole, Compagno di lettura e la Musicoterapia.

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